Un’azienda agricola a conduzione familiare nata da un sogno da dividere con gli amici: produrre il famoso olio extra vergine d’oliva toscano e allevare cavalli nella selvaggia maremma grossetana, su una collina ai piedi dell’antico borgo di Civitella Marittima, fondato nell’anno mille, dice la leggenda, dal Conte Ardengo, ai confini con la provincia senese. Il progetto agricolo partì nel 2008 su una delle colline “Ardenghesche” a pochi chilometri dai golfi tirrenici di Follonica e Grosseto, da cui arrivano i benefici effetti del mare sul clima che hanno variato il nome di Civitella di Maremma in Civitella Marittima; dalle rovine etrusche di Roselle,Vetulonia e Populonia; dalle antiche terme romane di Petriolo con acque sulfuree che sgorgano naturalmente a 43 gradi buttandosi nel sottostante fiume Fiora; dalla Val d’Orcia, patrimonio dell’Unesco, con le sue città d’arte di Buonconvento, Montalcino, Pienza, Bagno Vignone.
Antichi castelli, torri, pieve ed abazie immersi nella natura incontaminata ricca di flora mediterranea (faggi, querce, lecci, corbezzoli, rosmarini, ginestre, lentisco, )e di fauna selvatica (caprioli, daini, istrici, volpi, lepri, tassi, ricci, scoiattoli, cinghiali, lupi, serpi, falchi, gruccioni, colombacci, fagiani….), dove ulivo e vite ben si adattano al terreno argilloso, fanno da corona al sito dell’Ulivetone.
Al nuovo impianto di 350 ulivi tra leccini, lecci del corno, frantoiani, maurini e pendolini, si aggiunsero 200 vecchie piante di correggioli e moraioli di due terreni limitrofi e la riesumazione degli ulivi sopravvissuti dell’antico podere Ulivetone, così chiamato perchè era il più grande della zona, scampati dall’estirpazione voluta dall’allora proprietario in seguito alla gelata del 1984. Seguiva la realizzazione di un annesso con sala di degustazione ed imbottigliamento per permettere agli amici dell’Ulivetone di creare il proprio olio personale, miscelando o scegliendo a loro piacere e gusto l’olio delle varie cultivar in produzione.
Due fattrici maremmane con i puledri vivono semibrade negli uliveti, trasferendosi dall’uno all’altro al cambiare delle stagioni.
Gli ospiti dell’azienda agricola li possono cavalcare nel galoppatoio o visitando il podere,lungo i sentieri che lo percorrono.